Circa il 70% di caffè prodotto nel mondo appartiene alla varietà Arabica, ma quello che contiene più caffeina è la varietà Robusta. Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche e le differenze tra il caffè arabica e la Robusta.

Arabica e Robusta: dove nascono le principali specie di caffè?

In un viaggio alla scoperta della storia del caffè, la tazzina di espresso segna il punto di arrivo di un lungo percorso che parte dalla coltivazione delle piante di Coffea, un genere appartenente alla famiglia delle Rubiacee, che comprende oltre 100 specie di cui solo due occupano un posto di rilievo all’interno del mercato della nota bevanda: l’Arabica e la Robusta.

La Coffea arabica, pianta originaria dell’Etiopia, è un albero alto fino a una decina di metri circa con foglie grandi tra i 6 e i 12 cm, di forma ovale o allungata, opposte, dai margini seghettati e di colore verde scuro. I fiori, dal diametro di 10-15 mm, sono simili alle zagare, bianchi, piccoli e leggermente profumati, riuniti in mazzetti all’ascella delle foglie, mentre i frutti sono drupe rotonde che giunte a maturità assumono un colore rosso o violaceo e contengono due semi di colore verde chiaro, reniformi e divisi in due lobi.

L’Arabica è una pianta delicata che necessita di molta acqua e di maggiori cure rispetto alla qualità Robusta. L’habitat ideale è situato fra i 600 e i 2000 metri di altitudine, tuttavia è importante ricordare che più in alto cresce la pianta, migliori saranno le qualità organolettiche dei chicchi di caffè arabica. Inoltre, il portamento leggero e il bel fogliame la rendono una pianta ornamentale particolarmente apprezzata e facile da coltivare.

Il caffè varietà Robusta nasce invece dalla Coffea canephora, nota anche con il nome di Coffea robusta, un piccolo albero sempreverde la cui altezza è compresa tra gli 8 e i 10 metri. La pianta ha foglie ovali, appuntite e grandi fino a 40 centimetri, mentre i fiori sono bianchi, riuniti in gruppi di 3-7 all’ascella delle foglie e hanno un profumo che ricorda molto quello del gelsomino. I frutti sono drupe dalla forma allungata e di colore rosso che all’interno contengono due semi avvolti in una pellicola argentea e racchiusi in una membrana rigida detta “pergamino”.

Originaria dell’Africa Occidentale e oggi coltivata in quasi tutti i paesi della fascia intertropicale, la Coffea canephora cresce bene anche in pianura con un’altitudine che varia dal livello del mare fino ai 900 metri e, a differenza dell’Arabica, sopporta più facilmente shock termici, malattie e aggressioni da parte di parassiti, caratteristiche che gli sono valse il nome di “Robusta”.

Arabica e Robusta: caratteristiche, differenze e curiosità

I diversi luoghi di produzioni non sono l’unico elemento che distingue la Coffea arabica dalla pianta di Coffea canephora.

Vediamo insieme quali sono le principali differenze tra una tazzina di caffè arabica e una di varietà Robusta:

  • DNA: l’Arabica è una specie complessa dal punto di vista genetico poiché formata da quattro copie di ciascuno degli 11 cromosomi (44 in totale), una struttura scientificamente definita “tetraploide”. Inoltre, la Coffe arabica è una specie autogama, ovvero capace di “autoimpollinarsi”. La Robusta, invece, ha un corredo cromosomico diploide per un totale di 22 cromosomi, inoltre è una specie allogama per cui sono necessarie due piante per l’impollinazione e la riproduzione;
  • Gusto: il caffè arabica ha un gusto rotondo, delicato, morbido e dolce con una nota acida più o meno spiccata. La crema è vellutata e compatta e l’aroma intenso. Al contrario, il caffè varietà Robusta è più corposo con una crema spessa e un gusto forte, deciso e amaro, mentre l’aroma è intenso e persistente;
  • Caffeina e chicchi: il caffè arabica contiene il 18% di oli e un massimo di 1,7% di caffeina, mentre la varietà Robusta ha il 9% di oli e fino al 2,8% di caffeina. Inoltre, l’Arabica contiene circa il 60% in più di lipidi e quasi il doppio della concentrazione di zucchero rispetto alla Robusta. I chicchi, apparentemente uguali, sono molto diversi tra loro: infatti, quelli della Coffea arabica sono più allungati e ovali con un sinuoso solco centrale che ricorda una “S”, mentre i chicchi di Robusta sono più tondi, piccoli e hanno un solco centrale dritto di colore bruno;
  • Prezzo: l’Arabica, a differenza della Robusta, è più delicata e difficile da coltivare: basti pensare che una pianta di Arabica produce circa 1500-3000 kg di chicchi, mentre la pianta di Robusta ne produce circa 2300-4000 kg. Inoltre, come abbiamo già detto, la Coffea arabica necessita di cure maggiori e particolari condizioni climatiche. Tali caratteristiche determinano un prezzo maggiore di questa varietà rispetto alla Robusta che, grazie alle vaste zone di produzione e agli abbondanti raccolti, permette di soddisfare più velocemente le richieste del mercato. In genere, i chicchi della Robusta costano circa la metà rispetto a quelli dell’Arabica.
  • Miscele: dalla miscela tra il caffè arabica e la varietà Robusta nasce il perfetto espresso, la tipologia di caffè più consumata in Italia. Una miscela è una combinazione di chicchi di differenti varianti di caffè o della stessa variante proveniente però da coltivazioni situate in diverse parti del mondo. Le miscele sono ricette segrete ideate dalle torrefazioni per creare una bevanda dal gusto unico e originale.