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Quando parliamo di caffè solubile, ci riferiamo ad una delle varianti più diffuse della versione classica della nostra bevanda preferita. Da noi non viene consumato moltissimo, anche se inizia ad essere molto apprezzato da diverse famiglie italiane. Certo, in paesi come la Gran Bretagna o il Giappone è molto più presente. Ma a poco a poco sta diventando una bevanda ormai “sdoganata” anche qui in Italia. Tanto che diverse marche ormai ne hanno una loro proposta nei propri cataloghi. Prima di vedere quali sono a nostro giudizio, andiamo a scoprire qualche dettaglio in più su come viene fatta questa particolare variante del caffè tradizionale.
Caffè solubile: come viene fatto
I puristi del classico caffè espresso fatto con la moka o con le cialde non potranno mai apprezzare il caffè istantaneo. L’Italia è la patria del caffè tradizionale, ma c’è una discreta fetta di popolazione che apprezza anche il caffè solubile, sia per la sua facilità/velocità di preparazione che per il gusto. Si tratta di una polvere o granulato di colore marrone, con sfumature diverse che possono cambiare a seconda della marca produttrice.
Viene prodotto tramite un processo che prevede l’eliminazione totale dei liquidi, lasciando solo il contenuto di caffè. In questo modo si ottiene una bevanda a base di caffè con la semplice aggiunta di un liquido (acqua calda o fredda, latte o altro), pronta da gustare in pochi secondi. Il liquido può essere estratto tramite due metodologie diverse:
- Spray drying: il caffè viene vaporizzato in una camera con flussi d’aria a temperature elevate, sino a 250°. Con questo processo la bevanda viene resa secca all’istante: rimane solo la polvere di caffè, raccolta e usata per la creazione del solubile.
- Freeze drying: questa tecnica di estrazione prevede il congelamento del caffè, successivamente lavorato per ottenere i classici granuli. Si tratta della metodologia migliore per la produzione del caffè istantaneo, dal momento che vengono mantenute inalterate le caratteristiche iniziali della materia prima.
Fatta questa panoramica introduttiva, possiamo entrare nel cuore del nostro approfondimento e andare a scoprire qual è il caffè solubile migliore sul mercato.
I migliori marchi di caffè solubile in commercio
I gusti ovviamente sono soggettivi: questa è la premessa di ragionamento da cui bisogna partire per tutte le selezioni/classifiche che si decidono di stilare. Noi di Caffè Sostenibile abbiamo assaggiato diverse marche di caffè solubile: da questi assaggi, abbiamo stilato una nostra personale selezione delle tre migliori proposte presenti sul mercato.
Caffè solubile Illy
Caffè 100% arabica, dal gusto intenso ma caratterizzato da un perfetto equilibrio tra acidità e amarezza. Il retrogusto è quello del caramello, con note di fiori d’arancio e gelsomino. E’ una bevanda con una sua consistenza, dove emergono anche le note di cacao e frutta secca, che si mixano alla perfezione, dando anche un quid in più di amarezza. Lavorato a freddo anche nella versione istantanea, il caffè Illy solubile prevede l’aggiunta di un poco di macinato alle scaglie solubile. Il risultato è davvero notevole e per questo motivo è presente nella nostra selezione. Per prepararlo basta versare due cucchiaini all’interno di una tazza d’acqua bollente da circa 180 ml.
Lavazza Prontissimo
Questa miscela è 100% arabica a tostatura media, con un dolce retrogusto di caramello. Questo caffè è morbido e ben bilanciato, con i chicchi solubili impreziositi dalla polvere di caffè. Ideale per essere gustato in ogni momento della giornata, è perfetto anche con l’aggiunta di un po’ di latte. Per prepararlo basta versare una tazza di acqua calda, dove far sciogliere due cucchiaini di caffè.
Caffè solubile di Borbone
L’ultima proposta è quella di Caffè Borbone, che propone una sua linea di caffè solubile in vari gusti, tutti da provare! Dal caffè macchiato al cappuccino, passando per l’espresso tradizionale e il ginseng, Caffè Borbone punta molto sulla varietà della sua proposta. E sul gusto: davvero notevole!