
Sembrano simili ma in realtà nascondono delle differenze: stiamo parlando della cialda compostabile e della cialda riciclabile, due tipi di caffè monoporzionato che hanno rivoluzionato il modo di preparare una delle bevande più amate al mondo.
Cialda compostabile: il caffè monodose ecofriendly e amico dell’ambiente
Negli ultimi anni il mercato del caffè è cambiato e il primato incontrastato della moka è stato messo in discussione dalle monodosi preconfezionate, ovvero cialde e capsule, che stanno conquistando quote di mercato sempre più importanti e permettono ai consumatori di gustare, in qualsiasi momento della giornata, un espresso buono proprio come quello del bar.
Secondo un’indagine svolta dal 15 al 22 Marzo 2021 tra consumatori appartenenti alla digital community BVA Doxa Roamler, il 57% degli intervistati utilizza il caffè monoporzionato mentre il 56% sceglie il caffè confezionato e macinato per la moka che perde così il primo posto in termini di consumo, lasciando spazio a un’ascesa sempre più rapida del caffè monodose.
Non va dimenticato che le restrizioni legate alla pandemia da Covid-19, il fenomeno dello smart working e la chiusura forzata di bar e ristoranti, hanno indubbiamente contribuito a creare un nuovo scenario: infatti, secondo i dati dell’istituto di ricerca IRI, pubblicati da Il Sole 24 Ore a giugno 2020, i primi cambiamenti sono stati registrati proprio a partire da marzo 2020 in concomitanza con l’inizio del lockdown.
Il crescente interesse verso prodotti che permettono di gustare, a casa come in ufficio, un buon caffè hanno dato una spinta a capsule e cialde che, secondo gli analisti IRI, si confermano i due segmenti più dinamici e interessanti degli ultimi anni. In particolare, le cialde con i loro 58 milioni di euro rappresentano il 5% circa del mercato totale del caffè e nel 2020 hanno quasi decuplicato il trend positivo, arrivando a sfiorare il 20% di crescita a maggio contro il +2,8% con cui avevano chiuso il 2019.
A sostenere la crescita del caffè in cialde, oltre alla praticità e alla versatilità di un prodotto considerato innovativo e di qualità, è l’accoglimento delle istanze dell’ecosostenibilità da parte dei principali top player del settore.
L’attenzione all’ambiente, infatti, investe anche il mondo del caffè e oggi sempre più consumatori scelgono imballaggi naturali e biodegradabili, un campo in cui la cialda non teme rivali: basti pensare che la dose di caffè monoporzionato, prima pressato e poi racchiuso all’interno di due veli di carta filtro, è completamente compostabile e si può smaltire nell’umido.
La cialda compostabile, o biodegradabile, ha cambiato radicalmente il modo di preparare, bere e gustare il caffè, rendendo il rito della preparazione più pratico e veloce senza rinunciare al gusto. Inoltre, è la scelta ecofriendly che permette di ridurre gli sprechi l’impatto ambientale dei prodotti monodose.
Cialda compostabile e cialda riciclabile: quali sono le differenze?
Una cialda compostabile può essere definita riciclabile? La risposta è no perché compostabile e riciclabile sono due concetti diversi: infatti, se un prodotto compostabile viene utilizzato per creare del fertilizzante per i terreni, uno riciclabile può essere impiegato per la creazione di nuovi oggetti.
Per meglio comprendere le differenze tra i due prodotti, scopriamo insieme quali sono le caratteristiche di un materiale compostabile, che cosa si intende con il termine biodegradabilità e qual è il significato di riciclabile:
- Compostabile: un prodotto si definisce compostabile quando è fatto di materiali che a seguito della degradazione naturale o industriale possono essere utilizzati per creare il compost, una sostanza ricca di proprietà nutritive solitamente usata come concime per arricchire il terreno. Secondo la normativa europea, un prodotto per essere considerato compostabile deve disintegrarsi in meno di 3 mesi e superare i test di ecotossicità per provare che non può esercitare alcun effetto negativo all’ambiente. Un classico esempio di compost sono gli scarti di potature o gli avanzi di frutta e verdura;
- Biodegradabile: si definiscono biodegradabili quei materiali che hanno la capacità di decomporsi in natura grazie all’azione di microrganismi e batteri abbinata alla luce solare o di altri agenti atmosferici naturali. A seconda della presenza o meno dell’ossigeno, la degradazione può avvenire in maniera aerobica o anaerobica. Un prodotto biodegradabile solitamente si decompone del 90% entro 6 mesi e gli elementi che ne derivano possono essere assorbiti nel terreno sotto forma di acqua, anidride carbonica, sali minerali, e altri elementi;
- Riciclabile: sono quei materiali, come vetro, carta, cartone, alluminio, plastica e legno, che possono essere utilizzati nuovamente in processi di produzione. Un corretto riciclo dei prodotti di scarto parte da una raccolta differenziata consapevole che permette di trasformare questi materiali in una risorsa, riducendo così i rifiuti destinati a discariche e inceneritori.
È importante sottolineare che un rifiuto compostabile è inevitabilmente biodegradabile mentre, al contrario, un materiale biodegradabile non è necessariamente compostabile perché potrebbe non disintegrarsi a sufficienza durante un ciclo di compostaggio. La principale differenza tra i due termini sta quindi nei tempi della degradazione e nei residui alla fine del compostaggio industriale.
Che cos’è, quindi, una cialda compostabile? Le cialde compostabili sono un prodotto il cui involucro è fatto da materiali naturali, come carta filtro e fondi di caffè, e possono essere gettare nel contenitore dell’umido. In questo modo, le cialde entrano a far parte del processo di riciclo, cambiano pelle e diventando compost, ovvero fertilizzante naturale utile ad alimentare il ciclo di vita di altri prodotti.
Le cialde di caffè rientrano nella categoria del caffè porzionato e rispettano precisi standard: di questi il più conosciuto è l’ESE, acronimo di Easy Serving Espresso. Lo standard ESE è stato sviluppato da ESE Consortium e semplifica la preparazione di una buona tazzina di caffè attraverso l’uso del serving, ovvero singole dosi preconfezionate di 7 grammi di caffè macinato, pressato e chiuso ermeticamente tra due sottili strati di carta filtrante.
Questo standard internazionale è l’unico sistema “aperto” nel settore del caffè espresso preparato con le cialde in carta e si basa sull’impiego di macchine per espresso e serving, di diversi marchi e modelli, tra loro compatibili e disponibili in differenti fasce di prezzo.