Com'è cambiato negli ultimi anni il mercato del caffè in cialde

Su queste pagine abbiamo parlato spesso di sostenibilità riferita al mondo del caffè, specialmente di quello monoporzionato. Quest’ultimo ha cambiato le modalità di preparazione della classica tazzina di espresso, rendendole molto più semplici e veloci rispetto alla moka. Tuttavia, ciò ha portato anche ad una grossa problematica: l’impatto ambientale devastante, conseguente all’utilizzo di materiali come la plastica. Quest’ultima è onnipresente nelle capsule, ma esistono cialde caffè senza plastica che rendono il loro consumo più sostenibile e meno impattante sull’ambiente. In questo approfondimento vediamo in che modo ci riescono e da quali materiali sono composte.

Cialde caffè senza plastica: sono quelle compostabili

Forse avrai già sentito parlare delle cialde compostabili. Si tratta di un prodotto che, rispetto alle capsule in plastica e alluminio, inquina molto meno. Infatti, a differenza di quelle, le cialde caffè senza plastica sono realizzate con materiali che, a seguito della degradazione naturale o industriale, possono essere utilizzati per creare del compost utile a concimare e fertilizzare. Per questo motivo possono essere gettate nel bidone dell’organico. Non bisogna cioè separare alcun elemento rispetto all’altro come si dovrebbe fare per le capsule, essendo in queste presente l’alluminio, la plastica e il fondo di caffè.

Sintetizzando, questa tipologia di cialde possono essere definite compostabili solo se prodotte con materiali che possono creare compost, ovvero un concime organico naturale che da un lato migliora la struttura del suolo e dell’altro aumenta la biodiversità della microflora. Acquistare cialde compostabili significa impattare decisamente meno a livello ambientale. Con esse è possibile infatti utilizzare un prodotto per creare un nuovo ciclo di vita, al contrario delle capsule, che invece hanno bisogno di un processo di smaltimento che può richiedere fino a 500 anni.

Ma con quali materiali sono realizzate le cialde compostabili? In sostanza, le migliori sul mercato sono le cialde ESE con filtro carta di dimensione 44 mm, compatibili al 100% con tutte le macchine che utilizzano il sistema Easy Serving Espresso. Contengono 7,2 grammi di caffè macinato e confezionato in atmosfera protettiva, con il fine di mantenere inalterate nel tempo fragranza, aroma e gusto.

Appare perciò chiaro il motivo per cui è bene prediligere questa tipologia di cialde, che peraltro sono anche più gustose rispetto alle capsule in plastica e alluminio. Infatti, quando le cialde compostabili vengono inserite nella macchina del caffè, l’acqua non deve attraversare materiali resistenti come plastica e alluminio durante la preparazione. Il caffè perciò risulterà più denso e cremoso, con un gusto più omogeneo, caratterizzato dallo stesso aroma della torrefazione. Perciò, pur costando meno delle capsule in alluminio e plastica (materiali più costosi rispetto alla carta), quelle compostabili sono più buone.

Le cialde caffè senza plastica e le capsule compostabili

Di recente però un’azienda in particolare ha lanciato la sua linea di capsule compostabili. Stiamo parlando di Caffè Borbone, che tra i suoi prodotti ora propone delle capsule compostabili, anch’esse smaltibili nell’umido. Non solo non inquinano, ma regalano nuova linfa ai terreni. La soluzione ideale per chi ama la natura e non intende rinunciare al gusto del vero espresso napoletano.

Si tratta di una vera e propria novità, dal momento che l’aggettivo compostabili fino ad adesso era associabile solo alle cialde. Con questo tipo di capsule, Caffè Borbone dimostra ancora una volta quanto sia importante per l’azienda il ruolo della sostenibilità e del minimo impatto ambientale.

Utilizzare le capsule tradizionali in plastica e alluminio significa dover anche differenziare una volta bevuto il caffè. Non tutti lo fanno, non tutti lo fanno correttamente. Infatti, bisognerebbe separare l’involucro di alluminio dalla plastica, e buttare il fondo di caffè esausto nell’umido (oppure utilizzarlo per concimare le piante e i fiori).

Molto meglio optare per le cialde e capsule compostabili, che possono e devono essere gettate per intero nell’umido. Non necessitano affatto di essere scorporate e poi differenziate nei loro vari elementi: vanno gettate nell’umido. Solo così potranno essere riutilizzare per creare del compost utile per la concimazione e fertilizzazione del terreno.