Caffè solubile: che cos'è e come si prepara

Il caffè solubile è una delle varianti più diffuse del classico caffè in chicchi. Non qui da noi, ma in paesi come la Gran Bretagna o il Giappone viene largamente consumato. Il motivo è presto detto: la sua preparazione è molto semplice e rapida. In pochi secondi è possibile gustare una bevanda calda, a differenza della moka che impiega qualche minuto.
Ma che cos’è il caffè solubile? E come si prepara?

Che cos’è il caffè solubile e come viene fatto

Chi è amante del caffè tradizionale solitamente storce il naso quando sente parlare di caffè istantaneo. Specialmente in Italia si predilige il caffè fatto con la moka e quello monodose delle cialde o capsule. Ciò nonostante anche nel Belpaese c’è una discreta fetta di persone che apprezza il caffè solubile, sia per la sua facilità e velocità di preparazione che per il gusto.

Le origini di questa variante sono da ricercare verso la fine del 1800, quando lo scrittore e umorista francese Alphonse Allais brevettò il metodo di preparazione del caffè solubile. Esso si presenta come una polvere o un granulato di colore marrone, con sfumature diverse a seconda della marca produttrice.

Viene prodotto tramite un processo che prevede l’eliminazione totale dei liquidi, lasciando solo il contenuto di caffè. In questo modo si ottiene una bevanda a base di caffè con la semplice aggiunta di un liquido (acqua calda o fredda, latte o altro), pronta da gustare in pochi secondi. Il liquido può essere estratto tramite due metodologie diverse:

  • Spray drying: il caffè viene vaporizzato in una camera con flussi d’aria a temperature elevate, sino a 250°. Con questo processo la bevanda viene resa secca all’istante: rimane solo la polvere di caffè, raccolta e usata per la creazione del solubile.
  • Freeze drying: questa tecnica di estrazione prevede il congelamento del caffè, successivamente lavorato per ottenere i classici granuli. Si tratta della metodologia migliore per la produzione del caffè istantaneo, dal momento che vengono mantenute inalterate le caratteristiche iniziali della materia prima.

Come si prepara il caffè solubile

Preparare una tazza di caffè solubile è molto semplice: non bisogna fare altro che scioglierne un po’ in acqua o latte e mischiare. I liquidi possono essere sia caldi che freddi. Se è pur vero che la preparazione è estremamente facile e veloce, esistono delle accortezze che è bene tenere in considerazione. Il primo consiglio è quello di seguire quanto scritto sull’etichetta, dove viene spiegato nel dettaglio il rapporto della quantità di caffè istantaneo e acqua, fondamentale per ottenere un buon risultato.

In secondo luogo, ça va sans dire, bisogna utilizzare un caffè buono e di qualità, caratterizzato da ingredienti sani e senza la presenza di additivi. Infine, ecco un trucco per preparare un caffè solubile più aromatico e saporito: invece di sciogliere la polvere direttamente nell’acqua calda, versatelo prima in un po’ di acqua fredda. Solo in un secondo momento va aggiunta l’acqua calda. Il motivo è presto detto: nell’acqua fredda l’amido contenuto nei granuli si scioglie e amalgama meglio.

Proprietà del caffè solubile

Rispetto al caffè in grani, quello solubile contiene una quantità minore di caffeina. Una tazza di caffè istantaneo possiede circa 30mg di caffeina, a fronte dei 50-80 mg presenti nella tazzina di espresso e i 100-120 mg della moka. Per quanto concerne le sue proprietà, non ci sono particolari differenze rispetto alle altre tipologie. Si tratta pur sempre di caffè essiccato.

Quindi ha ottime proprietà anti ossidanti e piccole quantità di magnesio, fosforo, potassio e vitamina B3. I benefici apportati da un’assunzione regolare di caffè solubile sono gli stessi di quello tradizionale: aumenta le capacità cognitive, accelera il metabolismo e migliora le funzioni del fegato. Va comunque consumato moderatamente, altrimenti si va incontro agli effetti negativi dovuto all’eccesso.