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Molti consumatori abituali di caffè monoporzionato si fanno la stessa domanda: dove si buttano le cialde del caffè? Ecco le tutte risposte a questa domanda. Ma prima vediamo cosa si intende per cialda e quali sono le differenze principali rispetto alle capsule. Perché, come abbiamo detto più volte, non si tratta dello stesso prodotto.
Dove si buttano le cialde del caffè: una panoramica
Innanzitutto, cosa sono le cialde caffè? A differenza delle capsule, che sono dei contenitori rigidi realizzati in alluminio, plastica o mix di componenti, la cialda è un semplice filtro di carta non rigida, al cui interno c’è una porzione di caffè macinato e pressato. Quest’ultimo è estratto in maniera molto semplice, dal momento che l’acqua non deve attraversare materiali resistenti, ma solo la carta-filtro.
In commercio esistono diverse tipologie di cialde, ma la più diffusa è quella che risponde al nome di cialde ESE. Di cosa stiamo parlando? Di un formato con un diametro compreso tra 43,5 a 44,5 mm, uno spessore che oscilla da 9,1 a 10,6 mm e una quantità di caffè macinato pari a 7 grammi, pressato e chiuso ermeticamente tra due sottili strati di carta filtrante.
Lo standard industriale in questione si basa sull’utilizzo di macchine per espresso e serving, di diversi marchi e modelli, compatibili tra loro e disponibili in fasce di prezzo differenti. Ciò è molto importante, perché la standardizzazione dei parametri tecnici e geometrici, del serving e della macchina, ha consentito di bypassare alcune importanti problematiche relative all’uso degli apparecchi, alla scelta della miscela sbagliata, allo spreco di prodotto e all’errata pressatura e dosatura. Insomma, ora c’è sicuramente più ordine grazie a questo standard.
Tornando ai materiali utilizzati per il confezionamento delle cialde, ribadiamo che in sostanza sono solo due: filtro carta e fondi di caffè. Si capisce come esse siano eco-sostenibili e dunque amiche dell’ambiente. Fatta questa rapida panoramica, possiamo ora scoprire dove si buttano le cialde del caffè, ovvero dove vanno smaltite.
Le cialde caffè vanno buttate nell’umido solo se compostabili
Una volta utilizzato, il caffè in cialde può essere gettato nell’umido, cosicché il tutto possa essere trasformato in compost, ovvero un fertilizzante naturale ricco di sostanze nutritive per il terreno. Ciò però vale solo per le cialde aventi lo standard EN 13432, una norma armonizzata del Comitato europeo di normazione, meglio noto con l’acronimo CEN, che definisce le caratteristiche che un materiale deve avere per essere definito compostabile o biodegradabile.
Il principale obiettivo della norma, intitolata “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione – Schema di prova e criteri di valutazione per l’accettazione finale degli imballaggi“, è rendere più chiari e comprensibili concetti spesso confusi tra loro quali: biodegradazione, compostabilità, materiali biodegradabili e compostabili.
Ma come riconoscere le cialde caffè compostabili? Facile: basta appurare sulla confezione che siano certificate secondo lo standard europeo EN 13432 e che sulla confezione sia riportato almeno uno dei simboli di certificazione accompagnato dalla scritta “compostabile”. Se questi requisiti non sono presenti, la cialda non può essere conferita nell’umido.
Le cialde non compostabili dunque non possono essere gettate nell’umido: serve da parte del consumatore qualche accortezza in più. In particolare, per questo tipo di cialda, una volta utilizzata è necessario lasciarla raffreddare, aprirla successivamente per buttare i fondi di caffè nell’umido, mentre l’involucro esterno va buttato nel bidone dell’indifferenziato. In questo modo si rispetterà l’ambiente, su cui le cialde compostabili hanno in generale un impatto decisamente inferiore rispetto alle capsule.
Ciò, lo ribadiamo, essenzialmente per due motivi: sono realizzate solo con carta e possono essere gettate nell’umido, avviandole così al compostaggio. Ad oggi, la maggior parte delle cialde disponibili in commercio sono compostabili, ma prima di procedere allo smaltimento del prodotto consigliamo di controllare con attenzione i materiali con cui sono state realizzate.
Le cialde caffè di Borbone sono tutte compostabili
Tra i brand del settore che producono cialde compostabili, il nostro consiglio va verso quelle di Caffè Borbone. Le cialde ESE dell’azienda partenopea hanno un filtro di carta di dimensione 44 mm, sono compatibili al 100% con tutte le macchine che utilizzano il sistema Easy Serving Espresso e contengono al loro interno 7,2 grammi di caffè macinato e confezionato in atmosfera protettiva. Si tratta per l’appunto di cialde compostabili, che possono essere differenziate nell’umido.