
Indice dei contenuti
I fondi di caffè sono residui organici compostabili che possono essere usati per la produzione di compost, un fertilizzante naturale utilizzato nella permacultura e nell’agricoltura naturale, biologica e biodinamica.
Fondi di caffè: l’ingrediente perfetto per il compost domestico
Quello che forse non tutti sanno è che i fondi di caffè, sia della moka che di capsule e cialde, possono essere utilizzati come concime naturale per la cura dell’orto e del giardino poiché ricchi di sostanze nutritive, come calcio, magnesio, azoto e potassio, indispensabili per le piante che amano i terreni acidi.
I fondi di caffè che abitualmente smaltiamo nel bidone dell’umido hanno ottime proprietà, ma è preferibile compostarli prima di utilizzarli come concime poiché possono facilmente produrre muffe e diventare la causa di malattie funginee che mettono in serio pericolo la salute delle piante ornamentali, ortive e da frutto.
Che cos’è il compost? Il compost, detto anche terricciato o composta, è un concime organico naturale che migliora la struttura del suolo e, come attivatore biologico, aumenta la biodiversità della microflora. Il terricciato è il risultato della bio-ossidazione e dell’umificazione di un misto di materie organiche (ad esempio: residui di potatura, scarti di cucina e rifiuti del giardinaggio come foglia ed erba falciata) da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari, ovvero presenza di ossigeno ed equilibrio tra elementi chimici delle materie coinvolte nel processo di compostaggio o biostabilizzzione.
All’interno del ciclo dell’organico, un settore specifico del riciclo rifiuti che prevede il trattamento dei rifiuti organici, il compostaggio è un processo biologico aerobico da cui si ottiene il compost, vale a dire una miscela di sostanze umificate a partire da residui biodegradabili vegetali. Una volta pronto, il compost può essere utilizzato come ammendante allo scopo di migliorare le caratteristiche fisiche del suolo.
Il compostaggio può essere di tipo industriale o domestico e nel secondo caso è necessario utilizzare una compostiera, vale a dire un contenitore in grado di favorire l’ossigenazione e conservare il calore durante l’inverno. In commercio esistono diverse tipologie di compostiere, tuttavia è possibile costruirle anche in casa con del materiale di recupero: è sufficiente legare insieme cinque pallet in modo da formare un cubo, di circa un metro di lato e aperto dall’alto, in cui accumulare gli scarti alimentari della cucina, come i fondi di caffè, e quelli dell’orto e/o del giardino.
Fondi di caffè: una risorsa preziosa per l’orto e il giardino
Un attento riciclo capsule caffè e cialde non solo aiuta a diminuire il quantitativo di rifiuti da smaltire, ma permette anche di riutilizzare i fondi di caffè che, mescolati agli scarti da cucina e da giardino, sono un prezioso ingrediente per fare il compost domestico.
Uno dei vantaggi dei fondi del caffè nel compost è la loro capacità di attrarre lombrichi e vermi da compostaggio che amano le sostanze nutritive presenti negli scarti del caffè e con la loro attività contribuiscono alla produzione di concime organico.
Se, invece, si preferiscono i fertilizzanti liquidi basta aggiungere due tazze di fondi di caffè ad un secchio di acqua e lasciare riposare il tutto per una giornata. Trascorse le 24 ore, bisognerà filtrare l’acqua e solo dopo utilizzarla per innaffiare le piante: la miscela ottenuta rappresenta un ottimo nutrimento per le foglie che appariranno più verdi, belle e rigogliose.
Come abbiamo già detto, i residui del caffè contengono importanti sostanze nutritive e se aggiunti al compost aumentano i livelli di azoto del terreno, abbassandone il pH e rendendolo più acido. Ciò è possibile perché anche gli scarti del caffè sono leggermente acidi e il loro pH può variare da 5 (acido) a 7 (neutro) a seconda del chicco e del grado di torrefazione del caffè.
Che cosa significa? Vuol dire che questo fertilizzante naturale a costo zero non è adatto a tutte le piante e, ad esempio, non dovrebbe essere utilizzato per quelle che prediligono un terreno alcalino e per gli esemplari più giovani perché si corre il rischio di bruciare le radici.
Ecco una lista di fiori piante da frutto e ortaggi che beneficiano delle proprietà dei fondi di caffè:
- Azalee
- Mimose
- Camelie
- Ortensie
- Magnolie
- Rododendri
- Betulle
- Abeti
- Aceri
- Lillà
- Calle
- Erbe aromatiche
- Mirtilli
- Lamponi
- More
- Cavolfiori
- Broccoli
- Mele
- Pomodori
- Melanzane
- Cetrioli
- Zucca
- Zucchine
- Patate sia classiche che dolci
- Carote
- Rabarbaro
- Ravanelli.
Va inoltre ricordato che gli scarti del caffè rappresentano un’alternativa naturale ai prodotti chimici e aiutano a tenere lontane lumache, formiche e vermi delle piante: basta fare asciugare all’aria aperta i fondi di caffè, seccarli e poi spargere la polvere intorno alle piante per difenderle dall’attacco di chiocciole e insetti. Anche i gatti non amano l’odore di una delle bevande più amate al mondo e tendono ad evitare le superfici ricoperte dalla polvere di caffè.