Tutti gli usi dei fondi di caffè

I fondi di caffè sono una risorsa preziosa e possono diventare un valido alleato per la cura delle piante e dell’orto, la pulizia della casa e i trattamenti di bellezza fai da te.

Fondi di caffè: una risorsa versatile e preziosa

I sistemi monodose hanno rivoluzionato la storia del caffè e semplificato la preparazione di una delle bevande più amate e consumate al mondo, ma hanno anche creato una nuova tipologia di rifiuti che mescolano ad alluminio e plastica i fondi di caffè.

Che cosa sono i fondi di caffè? I fondi di caffè sono i chicchi macinati che avanzano dopo la preparazione del caffè e, in genere, sono destinati al bidone dell’umido. In altre parole, si tratta dei resti della miscela utilizzata per preparare il caffè con la moka o contenuta all’interno di cialde o capsule.

Questi materiali di scarto, che rientrano nella categoria dei rifiuti organici, possono essere riciclati in decine di maniere diverse e contengono al loro interno una quantità considerevole di calcio, potassio, magnesio, azoto e altri minerali che li rendono una risorsa preziosa da utilizzare in diversi modi: dal giardinaggio alla pulizia della casa fino alla cura della persona.

La scrittrice Julia Keller nell’articolo “Supernatural coffee grounds”, pubblicato sul magazine Solo – let’s talk good coffee, descrive i fondi di caffè, chiamati Spent Coffee Grounds (SCG) nella comunità scientifica, come una risorsa ricca di nutrienti e meravigliosamente versatile che merita una vita oltre il cestino della spazzatura.

L’impatto ambientale dei fondi di caffè – spiega la Keller – può sembrare insignificante perché stiamo parlando di materia biodegradabile che sembra piuttosto innocua rispetto ai bicchieri o alle le capsule. In realtà, la stragrande maggioranza dei fondi di caffè usati vengono smaltiti nelle discariche, dove iniziano a emettere metano, un gas serra incredibilmente potente“.

Inoltre, quella che l’autrice descrive come una “massa marrone bagnata”, che secondo alcune credenze popolari può essere utilizzata per predire il futuro, non è un inevitabile scarto del caffè ma una fonte estremamente preziosa di composti bioattivi: infatti, molti dei benefici per la salute attribuiti al caffè, come le sue proprietà antiossidanti, sono validi anche per i suoi avanzi.

Fondi di caffè: come usare gli scarti del caffè e quali sono i vantaggi?

Nel suo articolo per Solo magazine, Julia Keller sottolinea che l’esatta composizione chimica dei fondi di caffè varia in base ai chicchi, al processo di torrefazione del caffè e a quello di estrazione, tuttavia ciò non cambia il risultato finale: gli avanzi della bevanda più amata e consumata al mondo non sono semplici scarti ma una risorsa “rinnovabile” e facile da riciclare.

Scopriamo insieme come dare una seconda vita ai fondi di caffè:

  1. Compost: recuperati dopo l’utilizzo della moka o dal riciclo capsule caffè, i fondi del caffè, grazie all’elevato rapporto carbonio-azoto, possono essere utilizzati per realizzare del compost fatto in casa o per accelerare il processo di compostaggio. Il compost, detto anche terricciato o composta, è un concime organico naturale che migliora la struttura del suolo e, come attivatore biologico, aumenta la biodiversità della microflora. Uno dei vantaggi dei fondi del caffè nel compost è la loro capacità di attrarre lombrichi e vermi da compostaggio che amano le sostanze nutritive presenti negli scarti del caffè e con la loro attività contribuiscono alla produzione di concime organico;
  2. Fertilizzante per piante e orto: gli scarti del caffè sono leggermente acidi e particolarmente adatti come fertilizzante per il terreno dell’orto e delle piante, anche quelle da appartamento. A beneficiare delle proprietà dei fondi di caffè, ricchi di sostanze nutritive, sono soprattutto erbe aromatiche, mirtilli, lamponi e more, cavolfiori e broccoli, mele e pomodori, melanzane, cetrioli, zucca e zucchine, patate, sia classiche che dolci, carote, rabarbaro e ravanelli. Tra le piante, invece, troviamo azalee, mimose, camelie, ortensie, magnolie, rododendri, betulle, abeti, aceri, lillà e calle.
  3. Repellente naturale: gli scarti del caffè sono grandi alleati delle coltivazioni biologiche e possono essere utilizzati come pesticida naturale per tenere lontane lumache, formiche e vermi dalle piante. Per evitare il ricorso a prodotti chimici è sufficiente fare asciugare all’aria aperta i fondi del caffè, seccarli e spargere la polvere intorno alle piante per difendere l’orto dall’attacco di insetti e chiocciole. Va inoltre ricordato che anche ai gatti non piace l’odore del caffè: i felini, infatti, tendono ad evitare le superfici ricoperte da polvere di caffè;
  4. Elimina gli odori: i resti del caffè, una volta asciutti, catturano facilmente gli odori e profumano gli ambienti. Sono quindi un deodorante naturale perfetto per la pulizia del frigo, della scarpiera e persino dell’automobile. Basta inserirli in sacchetti in rete riutilizzabili, come quelli usati per i confetti, o utilizzare la punta di un vecchio collant da chiudere con un semplice nastro. Gli scarti del caffè si possono riporre anche in una ciotola da posizione in un angolo del frigorifero, avendo cura di sostituirli spesso per evitare la formazione di muffe;
  5. Pulizia della casa e degli scarichi: i fondi del caffè, mescolati a un po’ d’acqua e sapone liquido, sono un valido rimedio contro lo sporco ostinato e le incrostazioni sia delle superfici lavabili che delle pentole. Inoltre, se utilizzati ancora umidi, semplificano le operazioni di pulizia del caminetto perché assorbono la cenere ed eliminano i cattivi odori. Infine, diluiti in acqua, aiutano a pulire e profumare gli scarichi di lavandini e wc;
  6. Antiruggine e antigraffio: un puntaspilli imbottito di fondi di caffè, precedentemente lasciati asciugare all’aria, vi farà dire addio alla ruggine degli aghi. Inoltre, con gli scarti del caffè mescolati all’acqua si possono trattare i graffi sui vecchi mobili in legno scuro: basta utilizzare un pennellino e passare la miscela sulla superficie da trattare;
  7. Salute e bellezza: unendo gli avanzi di caffè in polvere a zucchero di canna e olio di cocco o di mandorle si ottiene un composto che, massaggiato con movimenti circolare sulle zone interessate, aiuta a combattere in modo naturale la cellulite. Per uno scrub fatto in casa, invece, basta mescolare gli scarti del caffè con olio di oliva. Inoltre, strofinare gli scarti di caffè sulle dita e i palmi delle mani, da risciacquare con acqua tiepida, aiuta ad eliminare gli odori di alcuni alimenti come cipolla, aglio, porri e pesce.