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Le capsule caffè impongono una riflessione fondamentale con riferimento al loro impatto ambientale: a fronte dei grandi numeri riguardanti il consumo del caffè monodose in Italia, come vengono smaltite le capsule e quali sono le buone regole per evitare un inquinamento sempre più problematico?
Capsule caffè: con quali materiali sono fatte
Partiamo, innanzitutto, da alcuni dati: ogni anno nel mondo vengono vendute oltre 10 miliardi di capsule di caffè. Ciò genera 120 mila tonnellate di rifiuti, di cui circa 70 mila nella sola Europa, come riportato in un report della Commissione europea. In Italia, in particolare, sono 12 mila le tonnellate di capsule smaltite ogni anno in discariche e inceneritori.
Il problema è che la maggior parte delle capsule è realizzata con plastica e alluminio, ma tutte finiscono tra i rifiuti indifferenziati. E quindi, passaggio successivo, arrivano nelle discariche, dove possono impiegare anche 500 anni per essere smaltite dal terreno.
Esiste un modo differente per smaltire le capsule caffè nel rispetto dell’ambiente? Si, ma c’è bisogno di un pizzico d’impegno da parte dei consumatori. Basta, infatti, separare manualmente tutti i componenti delle capsule e conferirli negli appositi contenitori della raccolta differenziata. Perciò, è necessario controllare attentamente i materiali prima di compiere alcuni semplici passaggi che vedremo dettagliatamente nelle prossime righe.
Dove si buttano le capsule del caffè?
Le incertezze e i dubbi da parte dei consumatori sono tanti con riferimento a dove si buttano le capsule del caffè. Il caffè in capsule è contenuto generalmente in un involucro di plastica ed una linguetta d’alluminio. Per uno smaltimento più ecologico bisogna togliere la linguetta in alluminio della capsula esausta e buttarla nell’apposito bidone.
I fondi di caffè possono essere smaltiti nell’umido oppure utilizzati per realizzare del compost con cui fertilizzare il terreno dell’orto o delle piante. Prima di gettare l’involucro nel contenitore della plastica, è necessario sciacquare la confezione, così da eliminare ogni traccia di caffè.
Alcune capsule – ma sono decisamente una minoranza in commercio – sono realizzate esclusivamente in alluminio. Le modalità per lo smaltimento di questa tipologia di prodotto sono simili a quelle illustrate ed analizzate in precedenza, con la differenza che vanno interamente conferite nel bidone dell’alluminio. Quest’ultimo è un materiale durevole e riciclabile al 100%.
Va inoltre ricordato che le capsule in alluminio possono essere smaltite anche intere: basta raccogliere le confezioni e consegnarle presso l’isola ecologica del proprio Comune di appartenenza per consentire al CiAl, il Consorzio imballaggi Alluminio, di separare i materiali e riciclare l’alluminio.
Esistono anche diversi modi per riutilizzare le capsule, dalle decorazioni casalinghe al riuso riempiendole nuovamente di caffè.
Le cialde compostabili sono la principale alternativa alle capsule caffè
Le cialde compostabili rappresentano la principale alternativa rispetto alle classiche capsule caffè. Per più ragioni. Innanzitutto perché hanno un impatto ambientale minore, dal momento che sono realizzate con materiali che, a seguito della degradazione naturale o industriale, possono essere utilizzati per creare del compost utile a concimare e fertilizzare.
E questa cosa è semplicemente meravigliosa, perché a tutti gli effetti permette di creare un nuovo ciclo di vita. Ma la motivazione ambientale non è l’unica. Le cialde compostabili garantiscono un caffè migliore proprio a livello di gusto rispetto a quello delle capsule. Ciò è dovuto al fatto che la bevanda non entra a contatto con la plastica. Tutto risulta più naturale e il sapore del caffè cambia.
Inoltre, le cialde di questo tipo sono tendenzialmente più economiche delle capsule. Dunque, un caffè migliore ad un prezzo inferiore. E senza inquinare l’ambiente.
Anche la cara vecchia moka è meglio delle capsule caffè
La moka e il caffè macinato rappresentano un’altra valida alternativa rispetto alle capsule, dal momento che non essendo monodose inquinano ovviamente meno. La tendenza da parte dei consumatori è però quella di prediligere il caffè monoporzionato fatto con la macchinetta, anche se in alcune zone la moka continua ad essere usata molto.
Nei prossimi anni è verosimile che il caffè fatto con la moka possa diventare una tradizione da custodire e tramandare alle generazioni future, che tenderanno a consumare maggiormente quello in cialda.