Pianta del caffè: ecco come coltivarla in casa

Se sei un vero coffee lover e hai anche il pollice verde, la coltivazione casalinga di una pianta del caffè è ciò che fa al caso tuo. Non è un hobby così complesso da portare avanti, anche perché non consigliamo certo di allestire una piantagione. Infatti, risulta molto difficile che una pianta di caffè coltivata tra le mura domestiche possa fiorire. Tuttavia le sue foglie sono un ottimo ornamento, versatile per ogni tipo di ambiente.

Consigli per la coltivazione domestica della pianta del caffè

Quella che si adatta meglio al nostro clima e all’ambiente domestico è la Coffea Arabica. É un arbusto della famiglia delle Rubiaceae, coltivato per la produzione del caffè in grani e da cui provengono anche le soluzioni macinate monodose delle cialde di caffè.

Si tratta di una pianta sempreverde, caratterizzata da foglie ovali della lunghezza di circa 15 centimetri e da un tronco che raggiunge circa un metro e mezzo di altezza. Questo per ciò che riguarda la pianta del caffè in vaso, dal momento che in natura il suo arbusto può arrivare fino ad 8 metri.

Il nostro consiglio, quando si intende coltivarla in casa, è quello di optare direttamente per l’acquisto di una piantina, così da non dover passare dalla fase della semina (che non è un’operazione così semplice). Occorre, inoltre, un vaso del diametro di circa 25 cm, di terriccio drenante e con un pH acido tra 5 e 6, un fertilizzante con un buon bilanciamento di azoto, fosforo e potassio, un nebulizzatore e acqua a temperatura ambiente.

Essendo una pianta tropicale va posizionata in un ambiente luminoso (ma non direttamente a contatto con la luce, dal momento che le foglie potrebbero bruciarsi) e caldo (temperatura ideale è di 20 gradi). Raccomandiamo anche il posizionamento in un ambiente in cui ci sia un buon ricambio d’aria, così da evitare l’insediamento di parassiti.

Come curare quotidianamente la pianta del caffè

Per evitare che la pianta di caffè da interno deperisca, è necessario tenere conto di alcune buone pratiche quotidiane o periodiche, a seconda della stagione).

Partiamo da un aspetto fondamentale, ovvero la sua irrigazione: le innaffiature devono essere costanti e abbondanti. Durante la stagione invernale fa bene innaffiarla di tanto in tanto, mentre d’estate va rifornita ogni giorno. Il terreno non deve mai raggiungere lo stato di secchezza, ma al tempo stesso l’acqua non deve ristagnare.

Importante anche la concimazione, la cui frequenza varia in base all’età della pianta: se quest’ultima è giovane, la concimazione va fatta ogni mese – in primavera ed estate – e meno frequentemente in inverno, mentre quando è già cresciuta deve essere settimanale (sempre nelle stagioni più calde).

Per quanto riguarda la sua potatura, non necessita di grossi interventi. Basta sfoltire periodicamente il fogliame in eccesso. Questo contribuisce anche ad una corretta ventilazione della parte più interna della pianta. Stesso discorso per il rinvaso, che deve essere fatto una sola volta all’anno, ovvero nel momento in cui le radici traboccano dai fori di drenaggio del vaso. Per questa operazione è meglio scegliere un vaso di poco più grande e cambiare il terriccio, mettendone uno nuovo. Consigliamo di aggiungere qualche fondo di caffè nel terriccio nuovo: essi possono essere utilizzati come concime naturale poiché ricchi di sostanze nutritive, come calcio, magnesio, azoto e potassio, indispensabili per le piante che amano i terreni acidi.