Come coltivare la pianta del caffè in casa o in giardino

La coltivazione della pianta del caffè, in casa o in giardino, non è particolarmente difficile, tuttavia è necessario prestare attenzione ad alcuni aspetti per assicurarsi una crescita sana e rigogliosa di ogni esemplare.

Pianta del caffè: quale specie scegliere per la coltivazione in ambienti esterni e interni

Il genere Coffea, appartenente alla famiglia delle Rubiacee, comprende oltre 100 specie di piccoli alberi e arbusti inclusa la Coffea arabica, universalmente nota come la pianta del caffè, la specie più conosciuta e coltivata insieme alla Coffea canephora, nota anche con il nome di Coffea robusta. Da queste due specie si ricavano le varietà Arabica e Robusta dalla cui miscela nasce il perfetto espresso, la tipologia di caffè più consumata in Italia.

La Coffea arabica è una pianta originaria dell’Etiopia e più precisamente della parte Sud-Ovest del Paese, dove è iniziata la coltivazione che si è poi diffusa nelle regioni tropicali di tutto il mondo. Si tratta di un albero alto fino a una decina di metri circa con foglie grandi tra i 6 e i 12 cm, di forma ovale o allungata, opposte, dai margini seghettati e di colore verde scuro. 

I fiori della pianta del caffè ricordano le zagare, ovvero il fiore degli agrumi, perché sono bianchi, piccoli e leggermente profumati, riuniti in in mazzetti all’ascella delle foglie, mentre i frutti sono drupe rotonde di colore rosso o violaceo una volta raggiunta la maturità.

Il portamento leggero e il bel fogliame della Coffea arabica, la rendono una pianta ornamentale perfetta per decorare qualsiasi ambiente e facile da coltivare sia in casa che in giardino. Inoltre questa specie, a differenza della Coffea canephora, sia adatta meglio sia al clima mite di molte regioni italiane che a quello dell’ambiente domestico.

Pianta del caffè: come coltivarla a casa o in giardino e prendersene cura

Coltivata per i suoi chicchi, da cui si produce una delle bevande più consumate al mondo, la pianta del caffè è una sempreverde con portamento arbustivo e foglie molto decorative, numerose e lucide, compatte e di un bel verde brillante, che la rendono perfetta per abbellire spazi interni ed esterni.

La pianta del caffè, quindi, può essere coltivata anche in casa o in giardino, ma per uso esclusivamente ornamentale: la coltivazione della Coffea arabica a livello domestico, infatti, non è adatta a chi ha mire produttive poiché il processo per ottenere un consumo sicuro dei chicchi di caffè è particolarmente lungo e complesso.

La coltivazione del caffè come pianta d’appartamento o da giardino non è difficile poiché, come tutte le piante provenienti da aree tropicali, ha bisogno di luce, una buona umidità e una temperatura non inferiore ai 18°C. È consigliabile acquistare, in primavera, una piantina presso il vivaio di fiducia e poi trapiantarla in un vaso più grande.

L’ideale è posizionare la pianta in una zona luminosa e con un buon ricambio d’aria, per evitare la formazione di parassiti, avendo cura di non esporla alla luce diretta dei raggi del sole che possono scottare le foglie e causare la formazione di antiestetiche macchie opache e di colore bruno. Sono da evitare anche i luoghi con fonti dirette di calore come, ad esempio, le mensole posizionate sopra il termosifone.

La Coffea arabica necessita di un buon terriccio con ph acido o subacido, profondo, fertile, ricco di sostanze nutritive e ben drenato, e di un vaso grande almeno 45-50 centimetri, sia di diametro che di profondità, in grado di ospitare l’apparato radicale che necessita di spazio. La pianta deve essere annaffiata con regolarità, attendendo sempre che il terreno asciughi tra un’annaffiatura e l’altra ed evitando i ristagni idrici che possono provocare asfissia radicale. È preferibile usare acqua a temperatura ambiente e, per garantire un perfetto microclima, nebulizzarla anche su foglie e fusto ogni mattina.

Le concimazioni variano in base all’età della pianta: una Coffea arabica giovane necessita di concimazioni mensili durante la primavera-estate, mentre una pianta del caffè adulta ha bisogno di fertilizzazioni settimanali nello stesso periodo. Per una crescita equilibrata della pianta il concime deve contenere i principali macroelementi, ovvero azoto, fosforo e potassio, e una quantità minima di microelementi, ossia ferro, magnesio, manganese, rame, zinco, boro e molibdeno. 

Se coltivata in appartamento, la pianta nel corso della bella stagione, ossia quando le temperature non scendono sotto i 15°C, può essere spostata all’esterno e collocata in una zona luminosa, non assolata e riparata dalle correnti d’aria. Il rinvaso della Coffea arabica, invece, va eseguito annualmente, nel periodo marzo-maggio, passando ad un vaso più ampio di circa 2 cm. Gli esemplari coltivati in ambienti interni non sono particolarmente rigogliosi e quindi non è necessario potarli; inoltre spesso non producono né fiori, né frutti.

Al contrario, la potatura per le piante messe a dimora in giardino richiede un’attenzione particolare e deve essere effettuata alla fine della primavera solo su esemplari in piena forma. Il taglio dovrà essere effettuato poco sopra la terza o la quarta gemma da cui nasceranno i rami secondari che andranno ulteriormente cimati. In questo modo, la pianta sarà più compatta, esteticamente gradevole e i tronchi si ramificheranno meglio.

Sul fronte parassiti e malattie della pianta del caffè bisogna fare attenzione alla clorosi, causata da carenza di microelementi, alla ruggine e all’antracnosi, che possono danneggiare l’intera pianta se non vengono rimosse le foglie colpite, agli afidi, al ragnetto rosso e alla cocciniglia che si combattono attraverso l’uso di prodotti specifici.