Caffè corretto: come scegliere il liquore giusto

Il caffè corretto è un rito quotidiano che molti italiani amano. Si tratta di un caffè espresso a cui viene aggiunta qualche goccia di liquore. Quali sono i liquori e distillati che meglio si armonizzano con il gusto intenso del nostro amato caffè?

Caffè corretto: perché si chiama così

Anthelme Brillat-Savarin, padre della gastronomia moderna, descrive così la magia del connubio tra liquore e caffè: “La padrona di casa deve sempre accertarsi che il caffè sia eccellente, e il padrone di casa, che i liquori siano di prima scelta.” E come dargli torto? L’espresso corretto è una bevanda viveur, che rispetto al caffè tradizionale ha un quid in più, ovvero un gusto sicuramente particolare.

La parola “corretto” è spiegata in maniera semplice: con qualche goccia di liquore o distillato (5 ml è la dose giusta per non alterare troppo il sapore) si corregge il sapore del caffè. La finalità non è quella di migliorare il sapore del caffè, ma piuttosto di sorseggiare un buon alcolico a fine pasto che sappia essere la giusta sintesi tra caffè e liquore.

Il caffè corretto ha sicuramente più calorie rispetto a quello normale, a cui di fatto moltissime persone aggiungono solo un cucchiaino di zucchero. Per un totale di circa 30 calorie. Il whisky ad esempio contiene 245 calorie ogni 10 cl, ed è normale dunque che il caffè corretto risulti un più calorico. Perciò meglio non esagerare.

Liquore per il caffè corretto: i migliori

Le varie regioni italiane declinano il caffè corretto in diversi modi. Al Nord ad esempio, in posti come Veneto, Friuli, Val d’Aosta e Lombardia, nel caffè si aggiunge la grappa. Al Sud, invece, si preferisce utilizzare l’anice o la sambuca, ovvero il liquore dolce ottenuto con i fiori della pianta di sambuco. Entriamo più nel dettaglio, con tutte le tipologie di liquore per il caffè più amate dagli italiani.

  • Sambuca: lo dicevamo prima, è molto frequente che al sud versino un po’ di sambuca nel caffè. Specialmente a Napoli è un vero must.
  • Maraschino: è un liquore proveniente dalla Dalmazia, composto dai noccioli di amarena. Era il caffè bevuto da Nico Giraldi, ovvero il Maresciallo interpretato da Tomas Millian.
  • La Moretta liquore di Fano: in origine era bevuto dai marinai e pescatori marchigiani per scaldarsi durante le giornate di lavoro invernali. La ricetta originale prevede un mix in parti uguali di liquori all’anice come il Varnelli o Mistrà, rum e brandy. La miscela è molto indicata da versare nel caffè.
  • La Moretta: caffè corretto molto particolare, dal momento che per ottenerlo bisogna prima scaldare il liquore con lo zucchero fino al completo scioglimento con una scorzetta di limone o di arancia a seconda dei gusti. Fatto questo, il tutto va versato lentamente per non mescolarlo nel bicchiere preferibilmente di vetro per vedere i tre strati che si formano, ovvero liquore, caffè e schiuma. Una chicca, sia a livello di gusto che estetico.
  • Rum: veniva aggiunto al caffè dagli spagnoli conquistatori, che amavano questo mix anche per scaldarsi durante le loro campagne.
  • Genepì: tipico del Piemonte e della Valle d’Aosta e fatto con la pianta di artemisia, è liquore dal colore giallo-verde ambrato.
  • Baileys: crema di whisky preparata con crema di latte, zucchero di canna, zucchero di barbabietola, cacao, vaniglia, caramello brasiliano, e whisky irlandese da aggiungere al caffè espresso.

In ogni caso, per preparare un buon caffè corretto serve un ottimo elemento principale. Consigliamo dunque del caffè in cialda o macinato di alta qualità.

La ricetta della torta al caffè con liquore

Nelle nostre pagine avevamo già visto la ricetta della torta al caffè. Qui ne proponiamo una versione alcolica. I passaggi da seguire per la sua preparazione con questi:

  1. Ammollare l’uvetta in acqua, strizzarla e metterla a macerare nel whiskey.
  2. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere poi il caffè, gli albumi montati a neve, poi gradualmente farina, lievito e uvetta
  3. Cuocere in forno a 170-180 gradi per circa 30 minuti
  4. Far raffreddare e spolverare di zucchero a velo.