Come usare e macinare il caffè in grani: vantaggi e caratteristiche

L’uso del caffè in grani non sempre è stato esclusivo per i bar. Fino a qualche decennio fa, la maggior parte delle famiglie italiane ne fruiva e sapeva benissimo come macinarlo. Macinare il caffè in grani era un’usanza diffusa: le persone acquistavano i chicchi di caffè direttamente nelle torrefazioni oppure nelle drogherie, per poi macinarli solo nel momento in cui si desiderava berne una tazzina.

Le cose sono profondamente cambiate ormai da diversi anni: fino a poco tempo fa il caffè macinato era il più acquistato, ma negli ultimi tempi è stato addirittura sorpassato in termini di vendite e consumi dalle cialde e capsule. Ma c’è ancora chi apprezza o vorrebbe gustare un caffè macinato e preparato al momento, anche a casa.

Le caratteristiche e i vantaggi del caffè in grani

Come dicevamo, in nome della velocità e comodità domestica, il caffè in grani è stato prima superato da quello macinato, poi quest’ultimo a sua volta dalle soluzioni monodose. C’è però ancora chi apprezza il caffè da macinare o vorrebbe iniziare a provarlo. E non a torto.

Infatti, macinare il caffè al momento – poco prima di metterlo nella moka e di berlo – è l’unico modo per gustarlo in maniera veramente autentica. Il motivo è semplice: dopo soli 15 minuti dalla macinatura del caffè, gran parte degli aromi, circa il 60-70% del totale, è già sparita. I chicchi integri, invece, conservano intatte tutte le proprietà aromatiche e organolettiche del caffè.

È quindi consigliabile macinare di volta in volta la quantità che serve anziché conservare nell’apposito contenitore una quantità abbondante di caffè in polvere.

Come usare correttamente il caffè in grani

Per utilizzare il caffè in grani nel modo corretto bisogna tenere conto di una serie di criteri importanti. Ecco quali sono i principali.

  1. Utilizzare un macinino di qualità
    Anche a costo di spendere qualcosa in più. Esistono diverse soluzioni per macinare il caffè in grani: dal classico macinino manuale al macinacaffè elettrico. A nostro giudizio meglio i macinini manuali: sono più resistenti e garantiscono una macinatura più accurata.
  2. Ottenere una macinatura granulosa
    Simile a quella del sale fino. Bisogna fare molta attenzione a questo fattore: nel caso in cui il caffè fosse troppo fine, potrebbe passare attraverso i fori del filtro della moka. Risultato: finirebbe sul fondo della tazzina.
  3. Tenere i giusti tempi
    Per alcuni i chicchi macinati devono essere utilizzati subito per la preparazione del caffè, mentre per altri è necessario attendere qualche secondo. In realtà, tutto dipende dalla tostatura del caffè: se è appena fatta, meglio attendere un paio di giorni che la polvere si ossidi leggermente ed elimini il quantitativo di anidride carbonica.
  4. Scegliere la quantità di caffè corretta
    Ovvero tra i 7 e i 9 grammi per tazzina. La quantità giusta dipende anche molto dai gusti soggettivi: per chi ama il caffè forte è meglio mettere due cucchiai di chicchi per 180 ml di bevanda, mentre per una tazzina più leggera bastano due cucchiai per 240 ml di bevanda.

Come conservare il caffè in grani

Una corretta conservazione del caffè in grani è altrettanto importante se non si vuole perdere la freschezza dei chicchi. I principali fattori problematici sono l’aria, l’umidità, il calore e la luce. Per avere a disposizione dei chicchi sempre integri è consigliabile utilizzare un contenitore in ceramica, acciaio o plastica di ottima qualità, con chiusura ermetica in grado di conservare il prodotto facendo rimanere intatta la naturale freschezza della miscela.

Meglio prediligere, inoltre, contenitori non troppo grandi rispetto alla quantità di chicchi contenuti, così da evitare che si sviluppi aria in eccesso nel recipiente. Quest’ultimo, una volta svuotato, deve essere lavato accuratamente prima che venga nuovamente riempito con chicchi di caffè di una nuova confezione.

Per quanto riguarda le temperature di conservazione, il barattolo contenente il caffè in grani deve essere riposto in un luogo fresco e asciutto, dove la temperatura non superi i 25 gradi. La zona inoltre non deve essere esposta direttamente ai raggi del sole.